Cirlik Navan.
Ricordate questo nome.
Era un giovane Nameriano, devoto seguace di Ur dal Secondo Periodo fino all'inizio del Quarto Periodo (la vita di Ur é divisa dagli storici nameriani in Cinque Periodi, come poi vedremo), quando Ur si trasferí a Miryn, per portare avanti il progetto del Meh-Namer e delle sue ricerche di un modo per aggirare il limite della navigazione in Iperluce (cosi i Nameriani chiamano la navigazione FTL.)
Mente brillante, era il naturale erede di Ur per quanto riguardava il lato scientifico, ma non riguardo quello politico.
Egli era entusiasta della ricchezza di idee e dell'ardore scientifico di Ur, ritenendolo, non a torto, il piú grande genio che Namer avesse mai partorito.
La personalitá di Ur lo aveva soggiogato e partí volentieri con lui per il lontano pianeta Miryn per aiutarlo nella grande impresa in cui l'Imperatore lo aveva finanziato.
I primi dubbi arrivarono quando Navan vide i metodi di Ur nel mettere a punto il Meh-Namer: con l'appoggio di Wassan Turgak, il comandante della Guardia Imperiale, Ur si procurava prigionieri su cui sperimentare i suoi prototipi. Il Meh-Namer era una macchina molto potente e molto sofisticata che non solo leggeva nella mente di chi la portava ma riusciva a scriverci. I risultati dei primi prototipi furono perfetti per le menti Namer, ma quando il Meh-Namer fu sperimentato su prigionieri di altre specie causó la distruzione della mente dei soggetti, riducendoli a volte in esseri prigionieri di una pazzia irreversibile ed altre volte a vegetali non piú autonomi del minimo gesto vitale.
Cirlik ne rimase inorridito, ma continuó, nonostante tutto, a lavorare alacremente al progetto che Ur gli aveva affidato: aggirare il limite dell'Iperluce.
Il punto di svolta nei rapporti tra Ur ed il suo discepolo Cirlik Navan fu la Grande Tempesta Solare di Miryn.
Essa ebbe due conseguenze, la cui portata fu chiara solo decenni dopo.
Fu dopo di essa che Ur prese provvedimenti: seguendo il suo piano, egli si trasferí su Tarqh, un pianeta ai confini dell'Impero come Miryn, ma ancora piú remoto e di scarso interesse per l'Impero, per preparare una base completa di laboratori e di spazioporto privato, una versione ampliata e protetta di quella che l'Impero aveva preparato su Miryn.
La ragione apparente per questa mossa era che la tempesta del sistema di soli binario attorno cui Miryn orbitava aveva reso impossibile il funzionamento del Meh-Namer, danneggiandoli.
In realtá quell'evento aveva segnato l'entrata della vita di Ur nel Terzo Periodo, il preludio a tutto quello che poi sarebbe avvenuto, e la mente di Ur, ormai contorta e piena di livore verso Nurgad II, oramai si era mossa per portare a compimento le sue trame di vendetta e di gloria, essendo completa la formulazione della sua dottrina che avrebbe portato alla nascita dei Figli di Ur: gli Urdas.
L'altra conseguenza fu la scoperta di quello che é il piú grande segreto tecnologico dei Nameriani: la Propagazione Navan.
Cirlik Navan aveva seguito le orme di Ur, la cui intuizione aveva correttamente individuato nei wormhole la soluzione alla sfida che l'Imperatore aveva posto: navigare in tempi ragionevoli (in tempi degni di un Nameriano, diceva sempre l'Imperatore...) a distanze impossibili anche con la navigazione Iperluce.
Ed aveva approntato strumenti per lo studio delle emissioni da corpi celesti in prossimita' di buchi neri e di buchi bianchi, nella speranza di individuare dei wormhole.
La tempesta solare di Myrin fece impazzire gli strumenti, e Cirlik fu sul punto di cancellare tutte le registrazioni, quando individuó qualcosa che le accomunava tutte: una radiazione mai vista prima.
La particolaritá di questa radiazione era la sua propagazione: essa era stata generata dalla tempesta solare, e gli strumenti l'avevano registrata, naturalmente. Ma il fatto strano era che questa era stata registrata una seconda volta, e poi una terza, e poi una quarta nei giorni successivi alla cessazione della tempesta solare.
I calcoli dell'analisi di Navan portarono a delle conclusioni teoriche entusiasmanti: l'onda generata dalla tempesta solare aveva una velocitá mai vista prima, ed era estremamente costante.
Cirlik Navan calcoló che la costanza di propagazione dell'onda sconosciuta era di dieci elevato alla diciotto volte quella della luce. E non era finita qui. Essa si diffondeva perdendo un minimo di energia risibile ad una velocitá inimmaginabile.
Cirlik allora fece un assunto assolutamente folle, che poi si dimostró veritiero: che il treno di radiazioni facesse il giro dell'intero Universo prima di ritornare al punto di partenza. Fece dei calcoli partendo dalla grandezza teorica dell'Universo allora stimata, li incroció con i dati a sua disposizione, cioé gli intervalli tra una registrazione e l'altra del passagio del treno di onde. E predisse quando questa sarebbe passata di nuovo i giorni successivi, includendo anche la perdita di energia stimata.
Navan sbaglió i calcoli di sei ore, ma la radiazione passó comunque il giorno che egli aveva predetto e venne rilevata dalla strumentazione.
La scoperta era incredibile: egli aveva scoperto un tipo di radiazione talmente veloce da propagarsi per l'intero universo e fino a raggiungere di nuovo il punto di partenza nel giro di pochi giorni!.
Non perse tempo a comunicarlo ad Ur, il quale dapprima volle vedere i risultati, e si recó su Myrin apposta. Egli analizzó i dati, e rimase impressionato dal lavoro fatto da Navan, incoraggiandolo a continuare.
Le cose cambiarono completamente un'anno dopo, quando Navan mise a punto un generatore (grosso quanto un isolato di una cittá!) di Onda Navan. Era un generatore direzionale, progettato seguendo una sua idea, che sarebbe servito per mettere a punto rilevatori specifici.
Quando chiese ad Ur di trasferirsi a Tarqh, visto che oramai Miryn aveva perso importanza ed il grosso dell'attivitá di ricerca e sperimentazione si svolgeva sul pianeta dove viveva il suo maestro, Ur gli oppose un netto rifiuto.
La vera ragione Cirlik Navan non la scoprí mai, ma quando si recó su Tarqh, per chiedere spiegazioni, trovó il pianeta trasformato in una guarnigione e che Wassan Turgak, il capo della Guardia Imperiale, era ormai di casa.
Ur giustificó il divieto di trasferimento con il fatto che il generatore di Onda Navan era pericoloso per il Meh-Namer. L'Onda non poteva essere schermata e danneggiava l'apparecchio. L'Imperatore aveva decretato che il Meh-Namer era un assetto strategico e privilegiato dell'Impero, per cui ogni attivitá che potesse danneggiarlo andava vietata.
Seguí un dialogo aspro tra Ur e Navan, ed alla fine Ur ordinó a Navan di distruggere il generatore di Onda, di interrompere i suoi esperimenti in quel campo e di trasferirsi su Tarqh con unicamente i suoi effetti personali.
Navan ripartí per Miryn addolorato e furioso. Si sentiva tradito ed umiliato da Ur. Lui era sicuro che l'Onda che aveva scoperto fosse una cosa importantissima e la chiave per scoprire i wormhole stabili, di cui Ur aveva postulato anni prima l'esistenza ma era stato sempre incapace di provare le sue teorie nella pratica.
Arrivato su Miryn, rifletté sulla presenza di Wassan Tuglak accanto ad Ur, ed ebbe paura. Il Meh-Namer era maturo ormai e cominciava a diffondersi tra i popoli dell'Impero. Il segreto piú impenetrabile circondava le attivitá di Ur su Tarqh, ma da quel poco che Cirlik aveva potuto vedere una cosa era sicura: ogni sforzo di Ur non era piú orientato verso i wormhole. Tutte le attrezzature che aveva visto su Tarqh erano per lo studio di biologia molecolare, genetica e terraformazione.
Cirlik capí che Ur aveva deviato dalla retta via, e che il suo tempo come suo discepolo era finito. l fatto che Tuglak fosse in stretta relazione con il suo (ormai) ex maestro gli suggerí l'idea che fosse alquanto pericoloso riferire quanto aveva visto all'Imperatore. Oltretutto dubitava che l'Imperatore lo avrebbe ricevuto: Tuglak era il comandante della Guardia Imperiale, Ur era uno scienziato famoso e brillate che godeva dei favori dell'Imperatore stesso. Lui era uno sconosciuto scienziato e l'Imperatore non lo avrebbe ricevuto mai di persona.
Tuttavia egli si ribelló all'ordine di Ur: memorizzó i suoi appunti sugli studi dell'Onda ed i progetti degli apparecchi relativi. Infine, partí per l'Alto Deserto di Miryn, con il pretesto di ottemperare a quanto Ur gli aveva imposto, portando con se il generatore.
La notizia della morte di Cirlik Navan raggiunse Ur su Tarqh una settimana dopo..
Egli ebbe un moto di dolore, perché in cuor suo egli amava quel discepolo cosi brillante, al punto che qualche volta lo aveva paragonato a se stesso quando era piú giovane. Poi i suoi progetti ebbero il sopravvento, accantonó il dolore e non ci pensó piú.
Venne la guerra, ed il Quarto Periodo di Ur spazzó come una tempesta l'Impero.
Venti anni di conflitto, letale ed all'ultimo sangue, dove Ur uscí allo scoperto con la sua sete di vendetta ed i Figli di Ur furono sul punto di conquistare Namer.
Ur fu sconfitto, gli Urdas debellati, ma l'Impero ne uscí devastato.
In effetti il cadavere di Ur non era stato trovato, ed il timore che egli fosse ancora vivo oscurava il sapore della vittoria con la paura di un possibile ritorno, profetizzato da Azib il Visionario (l'ultimo che l'Impero avrebbe avuto, poi l'Ordine sarebbe decaduto e scomparso...).
Mentre Izmir II, figlio di Nurgad caduto in battaglia, meditava su questo e guardava furibondo le rovine della sua Namer, chiedendosi dove avrebbe trovato le risorse per riscostruire la cittá e l'intero pianeta, un messo entró ed annunció che un'uomo aveva chiesto udienza.
Izmir domandó chi avesse l'ardire di una simile richiesta in un momento cosí doloroso per il suo regno. La risposta del messo lo lasció di stucco: "Qualcuno che era la luce di Ur."
Incuriosito egli acconsentí a ricevere il richiedente e fu cosí che Izmir si trovó di fronte a Cirlik Navan.
Gli anni erano passati, e Cirlik spiegó che egli si era nascosto, facendosi credere morto, perché egli aveva intuito il complotto di Ur e temeva sia l'ira del suo maestro che quella dell'Impero.
Ma aveva la soluzione per far espandere l'impero e renderlo ancora piú potente di prima.
L'effetto che il tono e le parole di Cirlik ebbero su Izmir calmarono l'inquietudine del giovane imperatore. E fu cosí che Izmir fece riaprire il laboratorio su Miryn dove Cirlik ed un pugno di giovani scienziati misero a punto il generatore ed i rilevatori per l'Onda Navan.
Nel giro di soli 5 anni fu tracciata la prima Matrice: quella che ora viene chiamata Matrice Interna.
Cirlik non volle onori, e non appena il sistema fu a punto chiese congedo dall'Imperatore e sparí di nuovo.
Nessuno, fino ad oggi, sa che fine abbia fatto, ma é indubbiamente merito suo se le navi della Flotta Imperiale riuscirono a navigare ed espandere l'impero negli ultimi cento venti anni, colonizzando numerosi pianeti e reperendo risorse in grado di riparare al male fatto da Ur e di far rifiorire Namer.
Di Cirlik si dice che si sia allontanato disgustato quando vide che la sua scoperta aveva si fatto del bene a Namer, ma aveva alimentato la paranoia dell'Imperatore, e che veniva usata senza onore dai soldati dell'Impero, che depredavano i pianeti sottomessi senza alcuna pietá, e che sia tornato su Miryn, in un luogo segreto nell'Alto Deserto dove sia morto in solitudine, lontano dalla follia che il potere ispira.
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I Cinque Periodi della vita di Ur
Primo Periodo o Periodo di Corte: dalla nascita fino all'eta' di ventuno anni. In questo periodo egli si fa apprezzare da Nurgad II, concepisce l'idea del Meh-Namer e postula l'idea dei wormhole stabili.
Secondo Periodo o Periodo di Gloria: Ur si trasferisce a Miryn, dove gestisce i laboratori imperiali, mette a punto il Meh-Namer ed altre invenzioni che gli fanno guadagnare fiducia incondizionata da parte dell'Imperatore.
Terzo Periodo o Periodo Nascosto: Ur dopo la Grande Tempesta Solare su Miryn trasferisce in segreto gran parte dei suoi laboratori su Tarqh, elabora la sua idea della dottrina Urdas e inizia le sue trame per sovvertire l'Impero, guadagnandosi la complicita' di Wassan Tuglak, il Comandante della Guardia Imperiale.
Quarto Periodo o Guerra Fratricida: venti anni di guerra devastante e totale dove Ur guida le sue truppe, gli Urdas. Si conclude con la sconfitta di Ur, la morte di Hudun il Visionario, suo Tutore, e dell'Imperatore stesso Nurgad II. Ur cade in battaglia, ma il suo cadavere non verra' mai trovato.
Quinto Periodo o Periodo della Profezia: in accordo alla profezia di Azib, l'Ultimo Visionario, Ur ritornera' e conquistera' Namer ed il trono. Questo periodo in realta' e' ancora in divenire, perche' ancora deve compiersi, tuttavia gli storici nameriani lo citano come un capitolo contemplato ma ancora da scrivere, in attesa degli eventi futuri.
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