mercoledì 10 dicembre 2014

Recensione: "Io Sono Un'Arma" di David Tell


Nessuno sa chi é David Tell, perché é uno pseudonimo.

Quello che presumibilmente ha fatto, invece, e' di dominio pubblico e lo scrive nero su bianco nel suo libro di memorie.

Trama

A 18 anni David Tell, famiglia normale della Virginia sulla East Coast americana, si arruola nei Marines, un po' per emulazione, un po' affascinato dal mito del Corpo.

Quello che trova una volta arrivato a Parris Island e' una realtá di prevaricazione, di stress continuo, di dolore fisico.
Quello che lo mette di piu' alla prova é il modo con cui la sua mente e la sua volontá vengono sottoposti.
Isolati, vessati, sottoposti a ritmi bestiali di addestramento, in realtá non ancora pronti al combattimento, i Marines attorno a lui hanno tre scelte: cedere fisicamente, cedere psicologicamente, realizzare un qualche tipo di forza interiore e farla emergere.
E' durante una dolorosa punizione che Tell realizza che in realtá non cedere non lo deve agli istruttori, non lo deve al Corpo, ma lo deve a se stesso per una pura questione di dignitá.
Il dolore fisico diventa relativo e Tell riesce a qualificarsi tra i primi tre del suo corso.
Realizza cosi che tutte le vessazioni passate hanno un solo scopo: decostruire quello che era prima e ricostruirlo secondo quello che serve al Corpo dei Marines, togliendogli tutte le sovrastrutture e costringendolo a far emergere la sua forza.
Una visita a casa, durante la licenza di fine corso, mette in risalto tutte le differenze tra chi era prima e chi é adesso (anche se David non lo sa piu' bene chi sia... sa cosa non é piu') e mutano anche i rapporti in famiglia, specialmente con il fratello piú grande che lo angariava in continuazione e che ora, invece, lo teme.
Le varie scuole successive (quella di Fanteria, quella della forza speciale di sicurezza) fanno scoprire a David Tell le sue innate doti di combattente ed interiori: é sempre in grado di prendere la decisione giusta anche sotto pressione, ed alla fine lo fanno accedere all'unica unitá speciale dei Marines: il FAST (Fleet Antiterrorism Security Teams).

Il racconto é alternato alla memoria della sua ultima missione di combattimento reale, in Iraq, in appoggio alla CIA, ed inframmezzato da aneddoti sui caratteri dei compagni, sulla stupiditá della burocrazia del Corpo dei Marines, considerazioni sul mondo dei "civili" e sulle motivazioni che lo mantengono nel Corpo.

Il libro finisce con il termine della missione in (presumibilmente) Iraq, dove uno del suo team é in crisi psicologica per aver ucciso un nemico. A David uccidere é capitato parecchie volte durante la sua carriera di operatore delle forze speciali dei Marines. E realizza, in quel momento, la differenza tra lui e l'altro operatore: l'altro é preda della sua umanitá, e la sua psiche é andata in pezzi. David, invece, vede che di umanitá dentro di lui ne é rimasta ben poca: uccide senza provare quasi emozioni. E si domanda se vuole rimanere cosi: solo, insensibile, inumano.

Le armi che adopera, che il Corpo gli ha affidato, in realtá sono nulla in confronto alla vera arma che i Marines hanno costruito: David stesso é diventato un'arma.

La missione é avvenuta alla scadenza dei quattro anni di ferma: i moduli per la rafferma sono giá stati firmati ma giacciono dentro il suo armadietto, nella base, in attesa di essere consegnati.

Il libro si conclude con questa frase: "Ho ventidue anni e mi sento vecchissimo. Esaurito e logorato. Ho quasi dimenticato come si sorride. Non ricordo l'ultima volta che l'ho fatto. Sono insensibile, raramente ormai provo emozioni. Gli occhi di questo ragazzo mi hanno ricordato ció che ero una volta. Un essere umano."

David Tell, a soli 22 anni, decide che ha dato al Corpo dei Marines abbastanza e che é il momento di riprendersi quel poco di umanitá che gli é restata. Quei moduli non verranno mai consegnati.


Giudizio

Il libro é scritto in uno stile semplice, non é opera di un intellettuale di sicuro. Contiene vivide descrizioni della vita operativa e di caserma, incluse le parolacce con cui i Marines usano condire il proprio eloquio anche per chiedere la cosa piu' elementare.

Per il sottoscritto é stato ripassare il proprio periodo in servizio militare e mi ha fornito mille spunti per affinare le figure dei miei romanzi di carattere militare.

Vale la pena di spendere i 6,99 euro della versione Kindle, ma lo consiglio solo agli appassionati del genere.

Tecnicamente (dal punto delle armi e delle tattiche) l'ho trovato molto valido, anche se ovviamente Tell non rivela tutte le procedure e non descrive mai le operazioni di combattimento a cui ha partecipato (tranne l'ultima ma non da mai alcun ragguaglio su dove si sia svolta e chi l'abbia fatta, tranne che e' una missione eseguita per conto della CIA).

1 commento:

  1. ottima recensione....ecco la nostra: http://snafurock.blogspot.it/2014/12/david-tell-io-sono-unarma.html

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