Dopo un inizio vendite stentato, c'é stato un crescendo.
E' ovvio che io guardi al dato venale: vendite = denaro = possibilitá di dedicarsi a tempo pieno di questa attivitá.
Ma al di lá di percentuali e royalties ci si deve domandare anche come vede il frutto delle tue fatiche chi compra e legge un tuo romanzo.
Le recensioni, specialmente quelle su Amazon, sono uno strumento utilissimo.
Parlare delle recensioni 5 stelle su 5 che dicono che i tuoi romanzi (sono due perché nel frattempo é uscito anche il seguito di MINACCIA, ECLISSI...) sarebbe molto facile, e si rimarrebbe, come recita il proverbio "imbrodati".
Scartando le recensioni cialtronesche (grazie al cielo solo una e di una persona che il romanzo non lo ha nemmeno letto, ma ha dato solo una sbirciatina all'anteprima scaricabile da Amazon...) posso riassumere le critiche in alcuni punti, e come si potrá vedere sono sorprendenti.
Partiamo con la prima serie:
troppo romantico/melenso - poca azione ma trovo anche l'opposto troppa azione/poco romantico
Dipende, ovviamente, da chi legge. I giocatori incalliti di videogiochi spara-spara trovano noiose le vicende personali dei personaggi. Vogliono piu' combattimenti, piú dettagli truculenti come se collezionassero punti per passare al prossimo livello.
Altri lettori, in genere sono lettrici, apprezzano piu' le vicende personali e faticano a digerire le parti piu' "hard sci-fi" dove i protagonisti tirano fuori i ferri del mestiere e fanno stragi del nemico.
In realtá il mio stile é influenzato dalle serie televisive (Battlestar Galactica dell'HBO, CSI, le recenti iZombie e 100 Code, ma potrei citare anche quelle che non ho visto mai e mi sono sfuggite, come Crossing Jordan e ER...) dove i momenti di azione si stemperavano negli intrecci tra i vari personaggi: i loro problemi, i loro amori, le loro delusioni.
Insomma cerco di tenere alto l'interesse dei lettori con la Vita (anche se fittizia) che ruota attorno alla vicenda principale: la guerra.
Se fosse solo la parte bellica diventerebbe appetibile per alcuni ed indigesta per altri. Inoltre sarebbe una vicenda bidimensionale, piatta. Avete mai letto le memorie di qualche veterano, anche famoso? Sono NOIOSE, perché parlano principalmente delle vicende belliche.
Quello che ho cercato di fare io é di costruire un mondo verosimile, ambientato nel futuro, dove le persone VIVONO. Fare la guerra é solo il loro lavoro.
E per farla occorre tirare fuori le motivazioni: sia quelle fornite dall'ambiente sia quelle personali.
E mutuando proprio dalla letteratura militare, e dalla storiografia (Beevor ed Ambrose sono maestri in questo) cerco di dare un quadro di insieme piu' ampio.
Richiama altri romanzi
Non é per dispetto, ma risponderó richiamando un'altro scrittore: Umberto Eco.
Egli dice, parlando del suo famosissimo Il Nome della Rosa che i "libri parlano di altri libri" perché é impossibile scriverne di nuovi senza riferirsi a tutto il substrato di concetti espresso da quelli giá scritti.
Io ho fatto questo esercizio di proposito, per tutti e tre i libri (il terzo, RESURREZIONE é ancora in fase di tribolata stesura... ma non mi arrendo mai!): un lettore MOLTO attento scoprirebbe che Spaceborne Marines é una specie di Trivial Pursuit di Storia Militare come pure di citazioni da film di guerra.
Una frase che dice Dexter Dax nel primo libro ("Nulla dura cinque minuti!"), é tratta di peso da Black Hawk Down, per esempio. Come pure i nomi di parecchi personaggi sono tratti di peso dai libri di Storia Militare (un sergente che si chiama McAleese dovrebbe dire qualcosa a qualcuno...). Molti sono omaggi a figure non necessariamente eroiche o politicamente corrette, ma comunque a personaggi del mondo militare che hanno dimostrato coraggio e combattivitá. Qui mi fermo altrimenti vi dó troppi indizi.
Altri giudizi contrastanti:
I personaggi sono stereotipati - i personaggi sono originali
La trama é scontata - la trama é originale
É meglio il primo libro del secondo - é meglio il secondo libro del primo.
A mio modesto avviso sono dovuti all'equilibrio che ho cercato di mantenere per tutta la stesura della saga: ognuno in realtá trova quello che vuole vedere perché ci sono entrambi gli aspetti.
Alcuni personaggi DEVONO rappresentare (come tutti i personaggi di un romanzo, mica é un documentario!) dei simboli, dei lati dell'Umanitá che popola questa Terra. Per cui hanno un carattere e pensano e agiscono conseguentemente.
E forse sembrano stereotipati perché la letteratura ultimamente ci ha abituato a personaggi, invece, molto ambigui, con una morale non chiara. Molto simili, insomma, a quelli che ci ritroviamo attorno oggi, che infestano i luoghi di lavoro od addirittura vengono eletti in Parlamento.
Ho voluto dipingere personaggi, invece, a tinte forti, ben caratterizzati, che perseguono, nel bene e nel male, i loro scopi: alcuni egoisti e personali, altri altruistici e generosi.
Del resto, la societá che ho immaginato, si era scrollata l'ambiguitá e la smania di profitto, era tesa alla sopravvivenza in una Terra morente e quindi le ipocrisie erano state bandite.
Fino a che il benessere non é tornato, come si vedrá molto bene nell'ultimo libro.
Il fatto che ci siano dei giudizi contrastanti mi fa ben sperare, quindi, di aver bilanciato bene gli ingredienti e che sia, come dice un adagio spagnolo, "il colore della lente con cui si guarda" a determinare lo sbilanciamento in un verso od in un altro.
In ogni caso, ho un sano rispetto per chi compra i miei libri: hanno speso dei soldi per farlo, per leggermi. Ho il dovere di dargli il massimo. E sono loro a decretare il mio successo.
A tutti quelli che stanno leggendo la saga degli Spaceborne Marines, quindi, un sentito, doveroso, sincero GRAZIE.
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